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sabato 1 novembre 2014

Cronache di Leggende Perdute - XVIII

La carovana procedeva spedita, bastarono un paio d'ore per raggiungere l'entrata di quel labirinto di canyon ed altipiani.
Prima di varcare l'enorme arco naturale che segnalava l'inizio delle Terre del Fuoco, Yarost' ordinò ai suoi uomini di cambiare formazione. Dentro il canyon sarebbe stato difficile scorgere qualsiasi nemico sulla lunga distanza, motivo per cui decise di inviare degli scout in avanscoperta. Scudi e lance formavano la prima linea difensiva, seguiti ad una certa distanza dagli arcieri. In retroguardia erano presenti i combattenti più corazzati, tutti i restanti si tenevano presso il centro della carovana, pronti a dar manforte dove fosse necessario.
Alea rimase sul tetto di una delle carrozze, dal punto sopraelevato aveva visuale libera sull'intero gruppo.
"Tu lassù, sei un facile bersaglio per le frecce lo sai? E quella ragazina che ti seguiva, che fine ha fatto? L'ultima cosa che voglio è una bimba sulla coscienza!" Gridò lo Sthula in direzione della Bekku.
"Non hai nulla di che preoccuparti, so quello che faccio. Ed Al è quì con me." Rispose poggiando una mano sul petto dove il ciondolo era nascosto dalle vesti.
"Bah, se lo dici tu... Bene, ora che siamo pronti proseguiamo!"
Il viaggio continuò a passo ridotto, per non fare troppo rumore ed evitare di attirare attenzioni indesiderate. Ben presto l'entrata scomparve alla vista e solo le alti pareti in arenaria rimanevano a dar forma al paesaggio. La prima giornata di cammino in quelle terre scorse senza intoppi, solo l'incontro con qualche elementale fece temere eventuali attacchi da parte dei Pallikal, ma fortunatamente nulla accadde.
Nonostante non fosse ancora calata la notte, la carovana dovette fermarsi, nelle profondità del canyon e col sole coperto dagli altipiani l'oscurità arrivo molto più in fretta.
"Accampiamoci qui per la notte, voglio due gruppi di guardia, uno sul fronte ed uno sul retro, datevi il cambio ogni 2 ore, dovete rimanere vigili." Ordinò Yarost'.
La zona in cui si erano fermati era vicina ad un incrocio tra due vidersi rami del canyon, e lo spiazzo in cui si trovavano era circondato da terrazze molto più basse rispetto al resto dei restanti altipiani.
"Non sarebbe meglio mettere qualche uomo di guardia su quelle terrazze? Da lassù si avrebbe una visuale migliore." Fece notare Alea.
"Non c'è nulla di cui preoccuparsi, i nostri scout hanno già controllato l'intera zona, addentrandosi anche oltre la diramazione e non c'è alcun pericolo." Rispose burbero lo Sthula.
Alea tuttavia non era convinta e si allontanò dalla carovana per dirigersi verso le terrazze. Usando la gemma si preparò per l'esplorazione, cambiando il suo equipaggiamento in una leggera armatura in pelle che le consentiva una buona libertà di movimento. Prese il lungo arco composito dalla schiena, comparso con l'armatura, ed incoccò una freccia, pronta ad ogni evenienza.
La prima terrazza era libera e nulla lasciava presagire la presenza di forze ostili, la Bekku proseguì quindi in direzione della seconda.
Camminando lentamente e il più silenziosamente possibile, Alea esplorò la superficie piana dalla quale era possibile ben vedere la carovana. Girandosi per tornare giù, scorse non troppo lontano dal bordo dell'altipiano i resti di un falò ormai spento. Alea si avvicinò per esaminarlo meglio, le ceneri erano ancora calde, sebbene umide, spente con l'acqua per non far alzare fumo.
"Dannazione, me lo sentivo!"
Delle grida si levarono dall'accampamento sottostante, la carovana era sotto attacco.

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