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domenica 11 maggio 2014

Cronache di Leggende Perdute - V

La terra tremò un'ultima volta, violentemente, poi tutto tacque.
Irradiate dalla luce del cristallo, le statue dei reggenti iniziarono a mutare, prendendo colore e con esso anche la vita.
I quattro antichi reggenti discesero fluttuando dalle fontane, che fino ad allora avevano servito loro da piedistallo.
Percependo il pericolo che le statue animate ponevano, Alea si preparò ad un qualsiasi attacco, parandosi dietro al solido scudo ed osservando attentamente i loro movimenti.
Tuttavia le statue non attaccarono, allungarono invece le mani verso il cristallo ed iniziarono a cantare una nenia nella lingua degli antichi.
Alea comprendeva bene quelle parole anche se non sapeva il perchè. 
La canzone suonava come una profezia, parlava della resurrezione dell'antica civiltà se il grande cristallo della vita fosse stato riattivato.
Terminata la nenia, armi di cristallo apparvero tra le mani delle statue, e queste si rivolsero minacciose verso Alea.
"Tu che disturbi il sonno dei grandi quattro, dichiara le tue intenzioni o preparati ad affrontare la nostra ira."
Disse una delle quattro statue, incredibilmente parlando nella lingua comune.
"Sono qui in cerca di risposte, non voglio causare problemi né disturbare il sonno degli antichi." Gridò Alea continuando a ripararsi dietro lo scudo.
"Poni dunque il tuo quesito, Bekku, ma sappi che le risposte che cerchi potrebbero non trovarsi in questo luogo."
Dopo essere arrivata così lontano sarebbe stato stupido non approfittare dell'occasione per saperne di più, se non sul suo passato, almeno sulle placche metalliche presenti sul suo corpo.
Dopo qualche attimo di esitazione, Alea prese coraggio e si fece avanti.
"Voglio sapere chi sono, voglio ricordare il mio passato e voglio sapere cosa sono queste placche metalliche sul mio corpo!" Chiese mostrando l'anello sulla coda.
La statua osservò silente per dei lunghi attimi, poi come colta da stupore disse "Non è possibile... quei sigilli non dovrebbero..."
Una forte esplosione interruppe la voce degli antichi. Una sfera di fuoco aveva colpito in pieno la statua.
"Che cos...?"
Alea si girò di scatto verso il punto da cui era partita la sfera.
Un gruppo di avventurieri aveva raggiunto il luogo e senza troppe cerimonie aveva deciso di dare battaglia.
"Hahaha! Visto? Che vi avevo detto? Questi golem non sono altro che un mucchietto di pietre!"
"Fa attenzione, questi sembrano più forti degli altri."
"S-stai bene?" Chiese ad Alea un piccolo Bamana che sembrava essere il curatore del gruppo.
Le statue tuttavia non diedero loro il tempo di continuare la conversazione. Il contrattacco partì rapido e delle sfere di energia si schiantarono al suolo proprio davati al gruppo di avventurieri,  che a malapena riuscì a schivarle.
"Dannazione!" Gridò Alea nello schivare l'esplosione.
"Perché ogni volta ci deve essere un'interruzione?"
Rialzandosi ed utilizzando la gemma di risonanza, modificò il suo equipaggiamento in una più leggera armatura a scaglie, di colore nero e viola scuro, trasformando spada e scudo in una robusta lancia il cui aspetto ricordava vagamente un drago.
"M-ma come hai fatto a cambiare così velocemente?" Chiese il mago incredulo.
"Non c'è tempo. Concentratevi!" Rispose con tono glaciale Alea, scagliandosi all'attacco verso la statua più vicina.
"Non suppongo sia possibile discuterne civilmente, vero?"
La statua non rispose, limitandosi ad attaccare nuovamente il gruppo con le sfere di energia.
Puntando la lancia al suolo e sfruttandola come asta per un salto altissimo, la Bekku schivò completamente l'attacco, che andò a schiantarsi al suolo alzando polvere e detriti.
"Tu con l'armatura pesante, tieni distratte le altre statue! Mago, prepara il tuo incantesimo più potente e scaglialo contro quella statua con lo scudo! E tu, mantieni in salute i tuoi compagni!" Gridò ancora in aria, puntando la sua lancia verso la statua e piombandosi in picchiata su di essa.
"E a te ci penso io..."
Un'intensa energia si concentrò sulla punta della lancia, trascinandosi appresso una scia di mana e scintille, creando l'illusione di petali di ciliegio.
L'impatto fu tremendo, l'onda d'urto spazzò via la polvere ed i detriti nel raggio di un paio di metri.
La statua trafitta dalla lancia rimase immobile per quella che sembrò un'eternità, poi lentamente voltò il busto verso Alea, allungando un braccio ad indicarla.
"Tu... non dovresti... essere qui... Alea..."
Lentamente il colore svanì, e la statua tornò nella sua forma granitica.
Gli avventurieri continuarono il loro combattimento ancora per diversi minuti.
Eseguendo i comandi che Alea impartiva loro riuscirono piano piano a sconfiggere i propri avversari.
Con le statue nuovamente in pietra, il cristallo smise di vibrare ed emettere energia, riacquistando l'originale colore azzurro.
Tutti i golem di sicurezza cessarono di funzionare, tornando ad essere semplici cumuli di roccia.
"Uff... alla fine ce l'abbiamo fatta, questo è stato senza dubbio il combattimento più duro che abbiamo affrontato" Il guerriero posò la pesante ascia bipenne al suolo utilizzandola come appoggio per riprendere fiato.
"U-un solo minuto in più e-e le mie riserve magiche si sarebbero esaurite. Siamo stati fortunati!" Il piccolo mago bianco si sedette per riposare.
"Hahaha! Ve l'avevo detto che sarebbe stato un gioco da ragazzi! Con i miei potenti incantesimi nessuno può batterci!"
Lo stregone si girò poi verso Alea, avvicinandosi a lei con fare spavaldo.
"Non c'è bisogno che ci ringrazi per averti salvata, per noi è stato un piacere, siamo degli Eroi dopotutto! Hahaha!"
Senza dire una parola Alea si fece avanti e alzando la mano tirò uno schiaffo al mago.
Gli altri due avventurieri guardarono la scena sbalorditi, mentre il mago portava le sue mani sul volto dove era stato colpito.
"Ma sei pazza? È così che ringrazi chi ti ha aiutata?" Gridò il mago infuriato.
"Aiutata? AIUTATA? TU non hai la più pallida idea di cosa avete combinato! Non ero mai stata così vicina al mio obiettivo e siete arrivati voi a rovinare tutto! Non ho avuto le risposte che cercavo ed ora non ho più nemmeno alcun indizio su dove cercarle!"
Visibilmente scossa dalla rabbia, Alea inspirò profondamente per calmarsi prima di continuare.
"E se non fosse stato per me e i miei consigli, a quest'ora sareste tutti morti. Da quanto tempo fate gli avventurieri? Un mese? Non conoscete le basi del combattimento e non sapete nemmeno organizzarvi come gruppo, come potete pensare di affrontare sfide di questo genere?"
"A-abbiamo ottenuto le nostre gemme u-una s-settimana fa..." Rispose timidamente il piccolo mago.
"Una settimana..." Disse Alea portandosi una mano alla fronte e scuotendo il capo in segno di disappunto.
"Scommetto che non sapete nemmeno come funzionano le gemme di risonanza vero?"
I tre annuirono.
"Sappiamo che il numero di colori indica la potenza dell'utilizzatore e le diverse tecniche di combattimento che può utilizzare" Rispose il guerriero mostrando la sua gemma tricolore.
"Abbiamo tutti una gemma tricolore." Aggiunse. "In genere le persone ne hanno di monocromatiche o due colori, quindi noi siamo più forti, non è così?"
Alea sospirò profondamente e scosse il capo.
"Non sapete proprio nulla eh? Aprite bene le orecchie perché non ho intenzione di ripetermi!"
I giovani avventurieri si sedettero ed annuirono, ascoltando attentamente le parole della Bekku.

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